La farinata è uno dei piatti più rappresentativi e amati della Liguria, e incarna alla perfezione lo spirito e la semplicità della cucina ligure, una cultura culinaria tipicamente povera e basata su pochi ingredienti ma genuini. Per prepararla, infatti, occorrono solo farina di ceci, sale, olio d’oliva e acqua.
Vuoi saperne di più? Allora continua a leggere, in questo articolo ti parliamo della farinata, della sua storia e di come gustarla al meglio durante il tuo soggiorno in Liguria!
Origine della farinata (dove nasce, dove si è diffusa, la leggenda riguardo le sue origini)
Le origini della farinata sono avvolte da diverse storie e leggende. La leggenda più nota risale alla battaglia della Meloria, vinta dalla Repubblica di Genova nel 1284 contro la Repubblica di Pisa.
La leggenda narra che, durante gli scontri, alcuni barili di farina di ceci e olio si rovesciarono e si mescolarono con l’acqua di mare. Vista la scarsità di cibo, i marinai decisero di mangiare questa pastella. Alcuni la mangiarono cruda, altri la fecero asciugare al sole e all’aria. È da questo episodio fortuito che nacque una sorta di frittella di ceci, quella che noi oggi conosciamo come farinata o fainà, in dialetto.
Le origini della farinata, in verità, sono più antiche. La farina di ceci era un ingrediente molto usato da latini e greci e in molte ricette di questi popoli si legge di torte fatte con questa farina.
Negli anni, questa preparazione è diventata molto diffusa in tutta Italia e ben presto anche oggetto di contendere tra le diverse zone d’Italia. Si pensi alla lunga contesa tra liguri e toscani sulla maternità di questo piatto e sui nomi che ciascuna regione gli attribuisce.
Non solo in Italia, la farinata è si è diffusa anche in Francia, nella vicina Costa Azzurra, dove viene chiamata socca. Mentre gli emigrati genovesi in Sud America hanno contribuito a diffondere la farinata esportandola in Argentina e Uruguay, dove oggi è conosciuta proprio con il nome dialettale fainà.
Ricetta della farinata ligure
La ricetta della farinata comprende pochi ingredienti:
- farina di ceci
- sale
- olio d’oliva
- acqua
Occorre mescolare gli ingredienti fino ad ottenere una pastella liscia e piuttosto liquida, simile per consistenza a quella delle crêpes. Attenzione all’olio, che è importantissimo. Occorre infatti utilizzare un olio extravergine di alta qualità, meglio ancora se ligure. L’aromaticità delicata e il sapore genuino di un olio extravergine di qualità svolgono un ruolo fondamentale nel risultato finale!
Una volta ottenuta la pastella, la ricetta tradizionale prevede che riposi alcune ore, prima di cuocerla. Di tanto intanto, occorre rimuovere la schiuma superficiale che si crea man mano che l’impasto riposa, ricordandosi di mescolare spesso. Trascorso il tempo di riposo, la farinata è pronta per essere cotta!
La farinata è pronta quando risulta ben dorata e con una crosta superficiale croccante. Lo strato sottostante, invece, deve essere morbido e cremoso. Ed è proprio qui che la farinata conquista i cuori di tutti: nell’unione di croccantezza e morbidezza, una delizia per il palato.
Le versioni alternative
Oltre alla versione classica, esistono diverse varianti con l’aggiunta di ingredienti che rendono ancora più sfiziosa la farinata. Spesso viene consumata con una spolverata di pepe nero, che ne esalta il sapore e la rende ancora più appetitosa.
Alcune varianti del ponente ligure prevedono l’aggiunta di cipollotti. Altre prevedono la decorazione con i fiori di zucca o l’aggiunta di zucchine. Spesso la farinata viene anche condita con il pesto oppure con lo stracchino. Insomma, si tratta di un piatto molto versatile, adatto anche all’abbinamento con prodotti stagionali.
Oltre alle varianti della classica farinata di ceci, esistono anche versioni maggiormente rivisitate, come la farinata bianca, fatta con farina di grano, la farinata di zucca, diffusa nel ponente ligure, e la farinata di castagne, tipica dell’entroterra genovese.
A quale vino abbinare la Farinata
La farinata può essere consumata come aperitivo, come antipasto oppure come street food. Si tratta di un piatto molto versatile, adatto a tanti contesti. La sua versatilità riguarda anche i vini, infatti è possibile abbinare la farinata a vini rossi e a vini bianchi fermi.
La scelta migliore ricade sicuramente su un vino leggero, tanto in gradazione quanto al palato. Un bianco ligure fresco e profumato come il vermentino è un’idea perfetta. Ma anche il Pigato rappresenta una soluzione interessante, per contrastare la ricchezza dell’olio d’oliva e accompagnare il sapore della farinata con note succose e fruttate.
In alternativa puoi pensare di abbinarla a un rosso, come un Pinot nero o un Rossese di Dolceacqua, vini dalla spiccata acidità e dai tannini morbidi che ben si sposano con l’oleosità della farinata e il suo sapore delicato.
La Farinata è uno dei piatti tradizionali più conosciuti, potete scoprire le specialità liguri da gustare tra un caruggio e l’altro a questo link.